Milano: Prezzi Immobiliari tra i più Accessibili d'europa. 65° Podcast
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Secondo il rapporto UBS Global Real Estate Bubble Index 2018, prodotto dal Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management, il capoluogo lombardo è la seconda città per valutazioni particolarmente sottovalutate.
Secondo il report, che analizza i prezzi degli immobili residenziali in 20 piazze finanziarie tra le economie più avanzate, la più cara (e la più soggetta a rischio bolla) risulta Hong Kong seguita, in ordine decrescente, da Monaco di Baviera, Toronto, Vancouver, Amsterdam e Londra. Anche i mercati di Stoccolma, Parigi, San Francisco, Francoforte e Sydney presentano forti squilibri. Le valutazioni appaiono elevate a Los Angeles, Zurigo, Tokyo, Ginevra e New York. Al contrario, i prezzi degli immobili a Boston, Singapore e Milano appaiono equi, mentre il mercato di Chicago è sottovalutato.
Milano in particolare è la città che in Europa ha prezzi residenziali più accessibili.
Per acquistare un appartamento da 60 metri quadri, secondo Ubs, nella città meneghina basta lo stipendio di 5,7 anni di lavoro qualificato; il valore migliore tra tutte le città considerate in Europa. Tuttavia, l'instabilità politica e i timori riguardo politiche fiscali non virtuose potrebbero minare la domanda mettendo un freno a un recupero delle valutazioni. I prezzi hanno infatti cominciato ad aumentare solo moderatamente in centro e nelle zone adiacenti.
Il tempo necessario per vendere un immobile è comunque nettamente diminuito. Le quotazioni al netto dell’inflazione rimangono inferiori di circa il 30% rispetto ai massimi del 2007. Nonostante le condizioni di finanziamento favorevoli e la più elevata accessibilità economica in Europa, la ripresa del mercato immobiliare è solo agli inizi. In assenza di una maggiore prevedibilità del contesto politico italiano e di un’accelerazione della crescita della popolazione, non ci si aspetta un netto incremento della domanda.
Ascolta l'audio per avere info maggiori su questo argomento.
Approfondisci leggendo, guardando ed ascoltando direttamente andando sul blog >>> www.antonioleone.net
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Secondo il report, che analizza i prezzi degli immobili residenziali in 20 piazze finanziarie tra le economie più avanzate, la più cara (e la più soggetta a rischio bolla) risulta Hong Kong seguita, in ordine decrescente, da Monaco di Baviera, Toronto, Vancouver, Amsterdam e Londra. Anche i mercati di Stoccolma, Parigi, San Francisco, Francoforte e Sydney presentano forti squilibri. Le valutazioni appaiono elevate a Los Angeles, Zurigo, Tokyo, Ginevra e New York. Al contrario, i prezzi degli immobili a Boston, Singapore e Milano appaiono equi, mentre il mercato di Chicago è sottovalutato.
Milano in particolare è la città che in Europa ha prezzi residenziali più accessibili.
Per acquistare un appartamento da 60 metri quadri, secondo Ubs, nella città meneghina basta lo stipendio di 5,7 anni di lavoro qualificato; il valore migliore tra tutte le città considerate in Europa. Tuttavia, l'instabilità politica e i timori riguardo politiche fiscali non virtuose potrebbero minare la domanda mettendo un freno a un recupero delle valutazioni. I prezzi hanno infatti cominciato ad aumentare solo moderatamente in centro e nelle zone adiacenti.
Il tempo necessario per vendere un immobile è comunque nettamente diminuito. Le quotazioni al netto dell’inflazione rimangono inferiori di circa il 30% rispetto ai massimi del 2007. Nonostante le condizioni di finanziamento favorevoli e la più elevata accessibilità economica in Europa, la ripresa del mercato immobiliare è solo agli inizi. In assenza di una maggiore prevedibilità del contesto politico italiano e di un’accelerazione della crescita della popolazione, non ci si aspetta un netto incremento della domanda.
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