Comunicare per essere®, la comunicazione valoriale che ti permette di manifestarti, di essere, di relazionarti, seguendo sempre i massimi valori che ispirano la tua vita. Un approccio dialogico, relazionale, generativo, applicato alla vita quotidiana, che accompagna e sostiene la tua evoluzione e la strada della massima espressione di te. Pensare bene per vivere bene. Agire bene per creare valore. Fare le scelte giuste, capire quali siano, impegnarti per raggiungerle. Come dare il meglio di ...
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PROTEINA SENSIBILE AL TOCCO E RISPOSTA SESSUALE. INSONNIA CRONICA PER IL 15% DELLA POPOLAZIONE. CHIRURGIA NEL TUMORE AL SENO
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Oggi si parlerà di una particolare proteina, importante per la sensibilità nella risposta sessuale, di insonnia cronica, che colpisce molto le donne in menopausa e di tumore al seno
LA PROTEINA SENSIBILE AL TOCCO PIEZO2 E' IMPORTANTE NELLA RISPOSTA SESSUALE. STUDIO SU SCIENCE
Anche se a volte è imbarazzante o tabù parlarne, la salute sessuale gioca un ruolo vitale nelle relazioni umane e nell’intimità. Fino al 20% delle persone riporterà qualche tipo di disfunzione sessuale nel corso della propria vita. Ma si sa poco sulle cause fisiologiche dei problemi sessuali. Per più di un decennio, un team di ricercatori del National Institutes of Health ha studiato una proteina PIEZO2, che si trova in alcune terminazioni nervose della pelle e in altre parti del corpo. Quando un nervo è soggetto a pressione, ad esempio dal tocco, PIEZO2 avvia una catena di eventi che invia un segnale elettrico al midollo spinale e al cervello. Le persone nate con difetti nel gene che produce PIEZO2 non sono in grado di sentire le vibrazioni, sono meno sensibili a certe forme di tocco delicato e hanno difficoltà ad orientarsi con gli occhi chiusi. Data la sua importanza nel discriminare il tocco, il team si è chiesto se PIEZO2 potesse anche contribuire alla sensazione sessuale. Hanno studiato topi e persone con una rara sindrome ereditaria causata dalla mancanza del gene PIEZO2 e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Science’. I topi normali reagiscono anche al tocco più delicato con un sottile filamento metallico nelle loro regioni genitali. Al contrario, i topi progettati per essere privi di PIEZO2 dal collo in giù avevano una capacità molto ridotta di sentire un tocco delicato nelle loro regioni genitali. Ma questi topi conservavano la capacità di provare sensazioni spiacevoli, come la puntura di uno spillo. In ulteriori studi, i ricercatori hanno monitorato i circuiti neurali coinvolti nel tatto. In particolare, i neuroni del tocco leggero sono più densi intorno all’area genitale rispetto alle zampe. Quando i topi maschi e femmine privi di PIEZO2 venivano messi insieme non producevano prole. Agli studi hanno partecipato anche 5 persone nate senza PIEZO2, 3 uomini e 2 donne, che hanno riferito di una mancanza di risposta al tocco leggero dei genitali ma di essere ancora sessualmente attivi e in grado di eccitarsi.
INSONNIA CRONICA PER IL 15% DELLA POPOLAZIONE SOPRATTUTTO IN MENOPAUSA
Nel corso della vita il 50% circa della popolazione generale presenta alterazioni del sonno e della vigilanza di rilevanza clinica, i disturbi del sonno sono tra le patologie in assoluto più frequenti nella popolazione adulta. Tra i principali disturbi del sonno c'è l'insonnia, definita come una persistente difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o una riduzione della durata del sonno nonostante le opportunità e le circostanze siano adeguate, con una compromissione delle funzioni diurne. Se n'è discusso in occasione del Congresso Nazionale di Scienze Neurologiche Ospedaliere a Firenze. Circa un terzo della popolazione adulta riferisce di averla sperimentata per un breve periodo e il 10-15% è affetto da una forma cronica: un disturbo che raramente va incontro ad una remissione spontanea; a questo riguardo alcuni studi indicano che nell’85% dei pazienti è ancora presente dopo 2 anni e che può persistere per 10 anni o più fino al 50% dei casi. I principali fattori di rischio per l’insonnia cronica sono stati individuati nel sesso femminile, specialmente nel periodo della menopausa, con una stima del disturbo in circa il 14% degli adulti fra 18 e 34 anni e nel 40-60% negli over65. Se l’insonnia dura meno o più di 3 mesi si distingue in acuta o cronica, la gravità è definita in genere sulla base della frequenza cioè superiore a 3 volte la settimana, la modalità dipende dalla presentazione nel corso della notte in iniziale, centrale o terminale.
TUMORE DEL SENO, MENO CHIRURGIA MA STESSA EFFICACIA
Le pazienti con tumore al seno di piccole dimensioni, già candidate alla chirurgia conservativa, da oggi possono evitare anche la biopsia del linfonodo sentinella: lo confermano i risultati dello studio multicentrico randomizzato SOUND, coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia e pubblicati sulla rivista Jama Oncology. Nello studio sono state reclutate 1463 donne di ogni età, con tumore mammario di diametro massimo di 2 cm e con un risultato dell’ecografia ascellare negativo, cioè senza nessuna metastasi ai linfonodi rilevata con gli ultrasuoni. Le pazienti sono state divise in due gruppi e solo la metà di esse è stata sottoposta a biopsia del linfonodo sentinella. Come dimostra lo studio la chirurgia vedrà ridurre sempre di più la sua invasività, grazie all’imaging avanzato, che permette diagnosi accuràte, e grazie alla genetica e alla genomica, che danno indicazioni anche sulla prognosi e ai tipi di interventi chirurgici da effettuare.
Approfondimenti e altre notizie sono nel portale salutedomàni.com e Saluteh24.com, nelle pagine social collegate e nel canale gratuito di telegram: salutedomàni
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LA PROTEINA SENSIBILE AL TOCCO PIEZO2 E' IMPORTANTE NELLA RISPOSTA SESSUALE. STUDIO SU SCIENCE
Anche se a volte è imbarazzante o tabù parlarne, la salute sessuale gioca un ruolo vitale nelle relazioni umane e nell’intimità. Fino al 20% delle persone riporterà qualche tipo di disfunzione sessuale nel corso della propria vita. Ma si sa poco sulle cause fisiologiche dei problemi sessuali. Per più di un decennio, un team di ricercatori del National Institutes of Health ha studiato una proteina PIEZO2, che si trova in alcune terminazioni nervose della pelle e in altre parti del corpo. Quando un nervo è soggetto a pressione, ad esempio dal tocco, PIEZO2 avvia una catena di eventi che invia un segnale elettrico al midollo spinale e al cervello. Le persone nate con difetti nel gene che produce PIEZO2 non sono in grado di sentire le vibrazioni, sono meno sensibili a certe forme di tocco delicato e hanno difficoltà ad orientarsi con gli occhi chiusi. Data la sua importanza nel discriminare il tocco, il team si è chiesto se PIEZO2 potesse anche contribuire alla sensazione sessuale. Hanno studiato topi e persone con una rara sindrome ereditaria causata dalla mancanza del gene PIEZO2 e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Science’. I topi normali reagiscono anche al tocco più delicato con un sottile filamento metallico nelle loro regioni genitali. Al contrario, i topi progettati per essere privi di PIEZO2 dal collo in giù avevano una capacità molto ridotta di sentire un tocco delicato nelle loro regioni genitali. Ma questi topi conservavano la capacità di provare sensazioni spiacevoli, come la puntura di uno spillo. In ulteriori studi, i ricercatori hanno monitorato i circuiti neurali coinvolti nel tatto. In particolare, i neuroni del tocco leggero sono più densi intorno all’area genitale rispetto alle zampe. Quando i topi maschi e femmine privi di PIEZO2 venivano messi insieme non producevano prole. Agli studi hanno partecipato anche 5 persone nate senza PIEZO2, 3 uomini e 2 donne, che hanno riferito di una mancanza di risposta al tocco leggero dei genitali ma di essere ancora sessualmente attivi e in grado di eccitarsi.
INSONNIA CRONICA PER IL 15% DELLA POPOLAZIONE SOPRATTUTTO IN MENOPAUSA
Nel corso della vita il 50% circa della popolazione generale presenta alterazioni del sonno e della vigilanza di rilevanza clinica, i disturbi del sonno sono tra le patologie in assoluto più frequenti nella popolazione adulta. Tra i principali disturbi del sonno c'è l'insonnia, definita come una persistente difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o una riduzione della durata del sonno nonostante le opportunità e le circostanze siano adeguate, con una compromissione delle funzioni diurne. Se n'è discusso in occasione del Congresso Nazionale di Scienze Neurologiche Ospedaliere a Firenze. Circa un terzo della popolazione adulta riferisce di averla sperimentata per un breve periodo e il 10-15% è affetto da una forma cronica: un disturbo che raramente va incontro ad una remissione spontanea; a questo riguardo alcuni studi indicano che nell’85% dei pazienti è ancora presente dopo 2 anni e che può persistere per 10 anni o più fino al 50% dei casi. I principali fattori di rischio per l’insonnia cronica sono stati individuati nel sesso femminile, specialmente nel periodo della menopausa, con una stima del disturbo in circa il 14% degli adulti fra 18 e 34 anni e nel 40-60% negli over65. Se l’insonnia dura meno o più di 3 mesi si distingue in acuta o cronica, la gravità è definita in genere sulla base della frequenza cioè superiore a 3 volte la settimana, la modalità dipende dalla presentazione nel corso della notte in iniziale, centrale o terminale.
TUMORE DEL SENO, MENO CHIRURGIA MA STESSA EFFICACIA
Le pazienti con tumore al seno di piccole dimensioni, già candidate alla chirurgia conservativa, da oggi possono evitare anche la biopsia del linfonodo sentinella: lo confermano i risultati dello studio multicentrico randomizzato SOUND, coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia e pubblicati sulla rivista Jama Oncology. Nello studio sono state reclutate 1463 donne di ogni età, con tumore mammario di diametro massimo di 2 cm e con un risultato dell’ecografia ascellare negativo, cioè senza nessuna metastasi ai linfonodi rilevata con gli ultrasuoni. Le pazienti sono state divise in due gruppi e solo la metà di esse è stata sottoposta a biopsia del linfonodo sentinella. Come dimostra lo studio la chirurgia vedrà ridurre sempre di più la sua invasività, grazie all’imaging avanzato, che permette diagnosi accuràte, e grazie alla genetica e alla genomica, che danno indicazioni anche sulla prognosi e ai tipi di interventi chirurgici da effettuare.
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LA PROTEINA SENSIBILE AL TOCCO PIEZO2 E' IMPORTANTE NELLA RISPOSTA SESSUALE. STUDIO SU SCIENCE
Anche se a volte è imbarazzante o tabù parlarne, la salute sessuale gioca un ruolo vitale nelle relazioni umane e nell’intimità. Fino al 20% delle persone riporterà qualche tipo di disfunzione sessuale nel corso della propria vita. Ma si sa poco sulle cause fisiologiche dei problemi sessuali. Per più di un decennio, un team di ricercatori del National Institutes of Health ha studiato una proteina PIEZO2, che si trova in alcune terminazioni nervose della pelle e in altre parti del corpo. Quando un nervo è soggetto a pressione, ad esempio dal tocco, PIEZO2 avvia una catena di eventi che invia un segnale elettrico al midollo spinale e al cervello. Le persone nate con difetti nel gene che produce PIEZO2 non sono in grado di sentire le vibrazioni, sono meno sensibili a certe forme di tocco delicato e hanno difficoltà ad orientarsi con gli occhi chiusi. Data la sua importanza nel discriminare il tocco, il team si è chiesto se PIEZO2 potesse anche contribuire alla sensazione sessuale. Hanno studiato topi e persone con una rara sindrome ereditaria causata dalla mancanza del gene PIEZO2 e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Science’. I topi normali reagiscono anche al tocco più delicato con un sottile filamento metallico nelle loro regioni genitali. Al contrario, i topi progettati per essere privi di PIEZO2 dal collo in giù avevano una capacità molto ridotta di sentire un tocco delicato nelle loro regioni genitali. Ma questi topi conservavano la capacità di provare sensazioni spiacevoli, come la puntura di uno spillo. In ulteriori studi, i ricercatori hanno monitorato i circuiti neurali coinvolti nel tatto. In particolare, i neuroni del tocco leggero sono più densi intorno all’area genitale rispetto alle zampe. Quando i topi maschi e femmine privi di PIEZO2 venivano messi insieme non producevano prole. Agli studi hanno partecipato anche 5 persone nate senza PIEZO2, 3 uomini e 2 donne, che hanno riferito di una mancanza di risposta al tocco leggero dei genitali ma di essere ancora sessualmente attivi e in grado di eccitarsi.
INSONNIA CRONICA PER IL 15% DELLA POPOLAZIONE SOPRATTUTTO IN MENOPAUSA
Nel corso della vita il 50% circa della popolazione generale presenta alterazioni del sonno e della vigilanza di rilevanza clinica, i disturbi del sonno sono tra le patologie in assoluto più frequenti nella popolazione adulta. Tra i principali disturbi del sonno c'è l'insonnia, definita come una persistente difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o una riduzione della durata del sonno nonostante le opportunità e le circostanze siano adeguate, con una compromissione delle funzioni diurne. Se n'è discusso in occasione del Congresso Nazionale di Scienze Neurologiche Ospedaliere a Firenze. Circa un terzo della popolazione adulta riferisce di averla sperimentata per un breve periodo e il 10-15% è affetto da una forma cronica: un disturbo che raramente va incontro ad una remissione spontanea; a questo riguardo alcuni studi indicano che nell’85% dei pazienti è ancora presente dopo 2 anni e che può persistere per 10 anni o più fino al 50% dei casi. I principali fattori di rischio per l’insonnia cronica sono stati individuati nel sesso femminile, specialmente nel periodo della menopausa, con una stima del disturbo in circa il 14% degli adulti fra 18 e 34 anni e nel 40-60% negli over65. Se l’insonnia dura meno o più di 3 mesi si distingue in acuta o cronica, la gravità è definita in genere sulla base della frequenza cioè superiore a 3 volte la settimana, la modalità dipende dalla presentazione nel corso della notte in iniziale, centrale o terminale.
TUMORE DEL SENO, MENO CHIRURGIA MA STESSA EFFICACIA
Le pazienti con tumore al seno di piccole dimensioni, già candidate alla chirurgia conservativa, da oggi possono evitare anche la biopsia del linfonodo sentinella: lo confermano i risultati dello studio multicentrico randomizzato SOUND, coordinato dall’Istituto Europeo di Oncologia e pubblicati sulla rivista Jama Oncology. Nello studio sono state reclutate 1463 donne di ogni età, con tumore mammario di diametro massimo di 2 cm e con un risultato dell’ecografia ascellare negativo, cioè senza nessuna metastasi ai linfonodi rilevata con gli ultrasuoni. Le pazienti sono state divise in due gruppi e solo la metà di esse è stata sottoposta a biopsia del linfonodo sentinella. Come dimostra lo studio la chirurgia vedrà ridurre sempre di più la sua invasività, grazie all’imaging avanzato, che permette diagnosi accuràte, e grazie alla genetica e alla genomica, che danno indicazioni anche sulla prognosi e ai tipi di interventi chirurgici da effettuare.
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